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| Trovo che Morgan sappia azzeccare voci, personaggi e canzoni.
Al contempo con questa sua visibilità mediatica ha buttato nel cesso la sua vecchia carriera di Bluvertigo/solista. Se prima era disponibile, gentile e faceva battute coi fan, adesso si attiene al suo personaggio ed evita accuratamente di mischiarsi al volgo. Il che può andar bene con chi lo ha conosciuto dopo RaiDue ma non certo con li conosceva già in precedenza.
Tornando semplicemente a parlare del programma, ho seguito entrambe le edizioni. Per gusti affini, ho preferito anche questa volta i cantanti del gruppo di Morgan, che ha finalmente portato canzoni nuove ad un pubblico abituato alla scatola magica che è la tv.
Trovo la Maionchi un'ottima discografica, più attenta al fenomeno commerciale che altro. La Ventura, invece, la considero un'ignorante in grado di non poter giudicare seriamente un cantante o una canzone, se non per pure sue emozioni personali. E questo può andar bene per me che ascolto musica nella mia cameretta, ma non per talent show che mira a trovare qualcuno di particolare.
Ancora una volta ha vinto Morgan sul piano del programma televisivo, quest'anno con Matteo, ma ha perso sul piano commerciale e di vendita: i Bastard Son of Dioniso erano comunque un prodotto molto più forte degli altri, destinati a uscire vittoriosi in un modo o nell'altro.
Facchinetti è un buon presentatore, per giunta, adatto ad un programma del genere. E mi sono piaciute le comparsate varie di cantanti, autori musicali, maestri e quant'altro.
Guarderò anche la terza edizione.
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